Davos rompe subito il ghiaccio

Una doppietta di Knak, nel finale di gara, regala agli svizzeri la finale della 17esima edizione della Dolomiten Cup. Rögle sconfitto in rimonta dopo un’intensa semifinale. Domani (ore 20) la seconda semifinale tra i campioni in carica, i cechi del Pardubice, e gli Augsburger Panther.

Alla Würth Arena di Egna si riaccendono i riflettori sulla Dolomiten Cup e il ghiaccio si fa subito “bollente” per la sfida che inaugura la 17esima edizione del torneo estivo più rinomato dell’hockey italiano. A dieci anni esatti dall’ultimo precedente, gli svedesi del Rögle e gli svizzeri del Davos, entrambe all’esordio in questa manifestazione, si affrontano per la prima semifinale, che ha quasi il sapore di una finale anticipata. Gran pubblico per il match inaugurale che inaugura il weekend. Nel Davos marca visita capitan Andres Ambühl, ma in pista non mancano certo i nomi di spicco, in grado di accendere la fantasia dei tifosi.

Pressione Davos

Partita subito vivace giocata su buoni ritmi per i 928 spettatori sugli spalti. Il match è godibile ma per la prima occasione della serata bisogna attendere solamente il nono minuto del drittel di apertura. La prima chance della serata si tramuta nel gol che inaugura la Dolomiten Cup numero 17: il sigillo è del Davos, che ringrazia Raphael Prassl, bravo ad incanalarsi sulla destra e a scagliare un tiro potente e angolato. Disco nel sacco e vantaggio dei gialloblù, per la gioia dei 150 tifosi giunti da Davos. La pressione elvetica è costante, Rögle prova a reagire nel finale, ma Bengtsson manca il pareggio da buona posizione (minuto 17), stoppato da un reattivo Aeschlimann. Vantaggio meritato per la compagine diretta da Josh Holden, che chiude avanti il primo drittel e anche nel secondo fa la partita, imponendo la sua gara su ritmi sempre vivaci.

Finale di marca svedese

Rögle sente la pressione, ma nel finale esce dal guscio definitivamente e sfrutta un buon momento concretizzando il pareggio, proprio all’ultimo respiro. Davos va in affanno sul powerplay svedese, risolto da un glaciale Abols, servito con un cioccolatino da Tambellini a sei secondi dalla fine del tempo centrale. Due drittel e massimo equilibrio tra due “signore” squadre.

Doppio Knak e il Davos mette la freccia

Nel terzo periodo gli scandinavi rientrano sul ghiaccio con una marcia in più. Linus Sandin sfiora il 2:1 su ripartenza solitaria, ma Aeschlimann è molto attento e salva la porta del Davos dopo cinque minuti di marca biancoverde. Gli svizzeri reggono l’urto e hanno il merito di sfoderare l’arma decisiva, nel momento chiave del match. A tre minuti dalla fine, Simon Knak, 21 anni nazionale svizzero, addomestica un disco davanti alla porta e nel traffico spinge il disco oltre la linea di porta, beffando Rifalk. È il gol che decide, di fatto, la sfida. Gli svedesi tentano la carta del sesto uomo, ma ancora Knak, a porta vuota, firma il 3:1 che chiude una bella serata di hockey. Davos raggiunge la finale e domenica si giocherà, alla prima apparizione, il titolo contro la vincente dell’altra semifinale tra Pardubice e Augsburger Panther, in programma domani sera alle 20 alla Würth Arena di Egna.

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